L’Organizzazione Mondiale della Sanità definisce i 65 anni come età di passaggio alla condizione di “anziano”. Potrebbe sembrare una soglia troppo bassa ma ciò che realmente fa la differenza è costruire una solida consapevolezza del proprio stile di vita e delle buone abitudini che possono apportare significativi miglioramenti per la qualità della vita. Diventare consapevoli dell’età e delle esigenze che ne derivano significa aumentare l’attenzione per la propria vita e la propria salute, curando gli elementi che favoriscono il benessere.

L’alimentazione è uno degli aspetti primari da curare per mantenere una buona salute. La ricerca scientifica può offrire molto in questo settore in termini di educazione alimentare, promozione di alimenti funzionali, e studio di novel-foods in grado di soddisfare esigenze nutrizionali e di gusto.

Durante la rassegna Slowscience, presso la sala lettura della Biblioteca Dario Nobili CNR di Bologna, Stefano Predieri (IBE-Bo) e Giuseppe Versari (IBE-Bo), hanno approfondito l’argomento, dedicando particolare attenzione al Progetto Nutrage e agli obiettivi attesi.